Maremma ladra! (Angolo annunci)

Una volta volevo finire di sistemare la grafica del blog... poi ho cominciato a bere...

Soffri di stitichezza mentale? Hai provato di tutto ma non riesci a risolvere il tuo problema? Il dott. Krayne è qui per te offrendoti i suoi servizi gratuitamente tramite questo blog; da test di laboratorio mai effettuati si è verificato che i lettori acquistano una "scioltezza" lessicale ed un bel colorito della pelle. Per la stitichezza intestinale non so cosa fare.

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Sex CH3CH2OH - Capitolo I

"Ho visto una figa quando ero ubriaco, ma ripensandoci forse non era neanche tanto figa... forse la figa non l'aveva... a questo punto non mi rimane che da dire che forse (e dico forse) non esisteva neanche..."

Il tempo narra di tantissimi uomini che hanno deturpato orribilmente la loro dignità per merito di una sbronza!

Quella che ora sto per narrarvi è una storia che vi lascerà sgomenti e allibiti, nonchè confusi e felici; i protagonisti: un uomo sbronzo che per comodità lo chiameremo Sbronzino (che sembra molto Oronzino ma non lo è) accompagnato dalla sua tangibile coscienza Cosci; una donna capace delle sue doti (neanche tanto capace visto che è solo in grado di portarsi a letto uomini sconvolti fisiologicamente) che chiameremo Meretrella in corrispondenza con la sua levatura morale; l'amico di Sbronzino, basso di statura ma alto d'intelletto, che risponde al nome di Bastardelio (perchè dice sempre la verità).

Quella sera al bar l'aria era più spenta del solito: due uomini al bancone erano assorti dai loro turbamenti; uno, basso e grasso con due dita di olio Castrol tra i capelli, guardava la sua birra e rimuginava sul fatto che, probabilmente, è un cesso; l'altro, basso come quello affianco ma di fattezze gradevoli, si guardava attorno mentre con un dito esplorava le radici della sua esistenza estraendone, di tanto in tanto, una caccolona che spalmava sotto lo sgabello con fare circospetto.
Entra un extracomunitario con la sua borsa ripiena di inutilità e penso - speriamo che non venga da me, non ho la forza di dire niente. Appunto... insieme alla sua smisurata collezione di denti bianchi si dirige verso di me come se gliel'avessi detto io.

- Sera capo.
- Mmmmh...

Mi porge la mano, io la guardo, poi guardo quel sorriso Hollywoodiano.

- Cià... - mi porge un accendino con la lucetta e mi sparaflescia allegramente, io chiudo gli occhi e metto una mano avanti.
- Dai fratello, non è serata...
- Dai capo, dai, solo un'euro.
- Naaa...
- Preferisci collanina?
- Seee...
- Preservativi bucati?
- Eh?! Davvero?!
- Scherzavo. - Dice lui sorridendo.
- No... no... passo il turno... vai dallo speleologo qui affianco.

Il ragazzotto, mesto, si allontana; mi sa che non ha capito cos'ho detto perchè dopo due passi si ferma e si guarda intorno. Gli faccio segno con la mano - da lui... - mi saluta con la testa, sorride, mi sparaflescia con l'accendino e si allontana.

Intanto la radio accesa, sotto una lampadina che sembra stia per crepare, diffonde strazi tipo Laura Pausini, Orietta Berti, Tiziano Ferro... ti mettono una tristezza addosso; incredibile, ho quasi voglia di dare una testata sul bordo del bancone.
Con i gomiti appoggiati al bancone sorreggo la testa tra le mani e guardo a terra; uno scarafaggio passa, si ferma e mi guarda, almeno credo. E' talmente tanto grosso da sembrare un dattero con le zampe, ma sta fermo; ad un tratto si incappotta muovendo le zampe freneticamente e dopo un po' si ferma. Effetto Pausini, lo studiano anche al dipartimento militare americano come arma di distruzione di massa. La Pausini attenta alla mia sanità mentale, dovrò ingurgitare più birra se voglio resistere.

E così - Oste birra! - continuo a travasare ancora alcol dalla spina al mio stomaco e, tra un rutto smorzato ed un rigurgitino, continuo la mia permanenza in questo luogo per eremiti sentimentali, o sarebbe meglio dire sfigati cronici.
Entrano nel locale un gruppo di ragazzetti, potranno avere tra i 19 e i 22 anni, allegri come non mai (cosa ci sarà di tanto allegro poi in questo locale), 2 ragazzi e 5 ragazze... beati loro... Le ragazze sembrano molto disinvolte e alcune sono carine, ce n'è una cone due tette allucinanti messe in bella mostra da una balconata incredibile dalla quale anche il papa farebbe carte false per potercisi affacciare.
Rutto e dico "Habemus papam!"
Testa-grassa mi lancia un'occhiata veloce, la mia affermazione sembra essere passata inosservata, mentre i ragazzini si siedono ad un tavolo; li osservo, tanto non ho nulla da fare, e la ragazza di piazza S. Pietro si avvicina al banco, proprio affianco a me... che tette, sfidano la forza di gravità galleggiando nell'etere con una placidità ipnotica e mentre la ragazza fa un saltello per sporgersi al balcone spero che il reggiseno che le fa da impalcatura ceda per il mio diletto.
Si rivolge all'oste

- Scusami, dov'è il bagno?
e l'oste - Dietro l'angolo, seconda a sinistra... ma il cesso è rotto...

la temperatura dell'aria sembra salire

- Ah! - dice lei poggiando una mano sul seno - ma volevo solo rinfrescarmi un po' se il lavandino funziona...
- Funziona.

Ora, sarà che il mio stato di eterna solitudine mi fa bollire anche solo vedendo un alluce scoperto, però mi stava venendo voglia di accompagnare la signorina al bagno... troppo avventato? Eppure mi sembrava un'ottima occasione per attaccare bottone "Uff... il cesso è rotto, signorina le posso soppesare una tetta?" no no, troppo diretto, serve qualcosa di più fine "Diamine, fa un caldo stasera vero signorina? Se vuole le posso dare una mano, se lei mi porge un seno." eh no, non ci siamo ancora, mi sembra come se c'è qualcosa che non va; forse con un approccio più signorile ma virile al contempo "Buonasera signorina, se posso permettermi vorrei esprimere il mio interesse verso la vostra sublime prosperità e mi farebbe immensamente felice se potessi delicatamente saggiare questa vostra virtù." Vai! Vai! Se non capisce spero almeno di stordirla così ne approfitto per mangiarle un capezzolo!

Ma mentre io scendo dallo sgabello la ragazza è già di ritorno dal bagno. Sorprendente! O lei è stata velocissima oppure il mio cervello ha avuto un black-out. Va bene comunque, mi accontento di poterle guardare quelle goccioline che scendono tra i due grandi seni e posso prendermi tutto il tempo che voglio per capire di essere un povero fallito, incapace con le donne e totalmente inetto in qualsiasi rapporto umano. Lei si muove sinuosa nei suoi abiti aderenti e si mette a sedere affianco a me. Mi guarda, mi sorride, io le guardo il seno e le sorrido.

Lei - Caldo stasera, non si respira.

Trae un profondo respiro e si impettisce sventolandosi la scollatura con una mano. Sento una gocciolina di sangue scendere dalla narice sinistra. Lascivamente chiede all'oste una bionda ed inconsciamente le faccio eco ordinando un Jack, petrolio, per riuscire ad ammazzare quell'ultimo barlume di coscienza viva che ho in corpo.
Giù il primo Jack, secondo, terzo, quarto. L'ultimo non aveva sapore, la mia mente non aveva segnale, tutti i contatti andati, ero alla deriva, freni inibitori sganciati nella troposfera, stavo per entrare nello spazio siderale sulla prima orbita geostazionaria di qesta splendida fanciulla.

- P... Non faccio neanche in tempo a cominciare la frase che lei mi interrompe
- Scusami, posso farti una domanda un po' indiscreta? Ah! Stavi per dire qualcosa?

Ero allibito, una femmina mi rivolge la parola! Mezzo intontito rispondo

- N-no, no, nulla. Cioè si, si domandami tutto.
Sorride - Sei a secco vero?

MA CHE RAZZA DI DOMANDA E'!!!!

- C-come s-scusa?
- Dico, è da quando sono entrata che mi guardi le tette, devi essere messo male...

Che figura di merda gente - Eh... - cazzo le dico adesso - No è che... ehmmm... sai, sono appariscenti, sembra che debbano saltar fuori a fare una passeggiata da un momento all'altro.

Smette di sorridere, scende giù dallo sgabello - Perdente... - e si allontana.

Non capisco dove sbaglio ogni volta, mi sembra di non essere stato volgare. Forse è l'accento, oppure l'alito; arriva il momento della mano a coppetta.
L'analisi organolettica (organolettico - si dice di proprietà che può essere rilevata ed
apprezzata dai cinque sensi: olfatto, gusto, vista, udito, tatto) di un rutto sfuggito al controllo fece trasparire ciò: scarichi fognari di Calcutta, un retrogusto di mandorle e cherosene con sfumature iridescenti tendenti all'ultravioletto che ricordano cani bagnati, zoppi, impagliati nel portabagagli di una Duna color sabbia, ingolfata.
Forse ho capito: non sono stato abbastanza uomo; era chiaro a chiunque tranne che a me che la mia inettitudine si manifestava sottoforma di voyeurismo; quel mio sudare, ansimare, leccarmi le labbra, soffiare vapore da narici e orecchie... e soltanto per un paio di tettone come mai se ne sono viste nei sette continenti! Povero me, anche stasera la mia solita, sconsolata pippetta prima di andare a letto.

Bevi, che è meglio! - la mia coscienza, oltre che parlare, sembra avere anche una forma: esce dalla lampada magica e si presenta a me come la più cara delle amiche, l'amica
simpatica che nessuno si sognerebbe di scopare, neanche tu. Lei ti parla, muove le labbra da sotto quei suoi baffoni ricciuti, versa un'altro rum e ti porge il bicchiere dalla sua mano palmata, poi piega la testa di lato sulla gobba e ti sorride con una smorfia atroce, empia.

- Cosci, tu che sei tanto buona quanto orrenda, cosa posso fare? mi sento solo e depresso, senza via di scampo.
Cosci gorgoglia come un lavandino intasato
- Sei un bel ragazzo, ma sei anche sfortunato. Non disperare, vedrai che un giorno troverai una brava ragazza che ti darà tanta gioia.
- Cosci, io, ho una voglia assassina di sventrare una fica... cospargermi il cazzo di zucchero di canna, briciole di gran turchese, carta vetrata e darci dentro per giorni e giorni... mesi e mesi... finchè non rimarrà niente del mio membro!!!
Cosci si contorce mentre ti ascolta, si scaccola il naso che ha sul braccio e sposta la gobba per stare più comoda; poi amareggiata borboglia gutturalmente
- Non avrei mai pensato che tu potessi essere così materialista... be'... io ti sono amica, lo sai che sono sempre disposta ad aiutarti... - si contorce in preda a delle convulsioni e poi continua - ... stupra la tua Cosci se può farti sentire meglio!!!

Corri al bagno e guardi fegato e pancreas che a braccetto ti salutano dalla tazza del cesso circondati da frammenti di pasta e polpettone. Sei ridotto in quelle condizioni perchè la tua coscienza è un'aborto sconsiderato incapace di intendere e di volere. Te ne dovrai liberare un giorno non molto lontano.

...continua