Maremma ladra! (Angolo annunci)

Una volta volevo finire di sistemare la grafica del blog... poi ho cominciato a bere...

Soffri di stitichezza mentale? Hai provato di tutto ma non riesci a risolvere il tuo problema? Il dott. Krayne è qui per te offrendoti i suoi servizi gratuitamente tramite questo blog; da test di laboratorio mai effettuati si è verificato che i lettori acquistano una "scioltezza" lessicale ed un bel colorito della pelle. Per la stitichezza intestinale non so cosa fare.

Ultimi articoli

Sfogo isterico.

Uffa non so che scrivere. Ora mando un sms a papy lassù e mi faccio mandare un piccione santo da strozzare. Papy ne ha tanti. Dice che li usa come scusa quando vuole copulare con qualche donna all'insaputa di mamma.
Mamy è una signora molto tranquilla e ha molta fiducia in papy.
Papy dice sempre a mamy che i suoi piccioni santi hanno la capacità di fecondare donne vergini senza che loro se ne accorgano (soprattutto, dice mamy, sono i mariti che non se ne accorgono).
Mamy mi dice sempre che fa finta di credere a tutto quello che papy le dice perchè così lui può continuare a fare lo scemo e mamy ha tanto tempo per andare a ballare.
Papy si arrabbia quando mamy gli dice che vuole andare a ballare e spesso papy rimane da solo a casa cercando di cuocere i sofficini nel microonde con tutta la scatola. Io lo dico a papy che la scatola non si mangia però lui mi guarda, mi mette una mano sulla testa e mi dice "non ti preoccupare sono per il barboncino di mamma, tra due minuti andiamo al ristorante".

Qualche giorno fa il mio papy mi ha portato a casa di amici perchè mamy era andata a fare la "mignotta" (dice papy) e non potevo rimanere da solo a casa a giocare con la xbox. Papy non era arrabbiato con me ma dopo che ha investito il cane di mamy sembrava più tranquillo. Il cane ha fatto uno strano verso mentre la macchina gli passava sopra e papy mi ha detto che farà provare anche me col prossimo cane di mamy. Gli amici di papy sono persone strane, sono vestiti strani e fanno cose strane. Un amico di papy si chiama come un robot dei cartoni animati. Gli amici di papy sono persone ricche e regalano a papy un sacco di cose: soldi, macchine, tappeti persiani, bambini brasiliani, suore e ogni tanto un cane per mamy. Papy gioca a poker con loro e fa sempre una battuta che fa ridere tutti, ma non capisco perchè sudano; papy dice così: "Se stasera perdo vi brucio l'anima" e tutti ridono. Questa battuta non la capisco.

Papy l'altro giorno ha litigato con mamy e poi è uscito dicendo "se non tu non ti fossi sposata con me adesso staresti a battere sotto i lampioni, troia!". Quella sera mamy mi ha fatto conoscere le sue amiche. Le amiche di mamy sono tanto simpatiche e mi danno tanti baci però mi danno i pizzichi sulle guanche che a me non piacciono. Le amiche di mamy mi fanno i regali, più belli dei regali che mi fanno gli amici di papy e mi portano fuori a mangiare nei locali dove ci sono un sacco di persone giovani. Papy si è arrabbiato, come al solito, con mamy quando gliel'ho detto e quella sera il nuovo cane di mamy ha mangiato i sofficini con la scatola.

Io ho un fratello che è morto ma però è vivo. Non vive a casa con noi perchè non va d'accordo con mamy. Mamy dice che lui è un fricchettone drogato. Papy però gli vuole molto bene e ogni tanto andiamo a trovarlo dove vive con i suoi amici. Papy mi dice che sembra lui quando era giovane. Io dico sempre a papy che da grande voglio fare i miracoli come lui perchè mio fratello mi raccontava quando era piccolo e uccideva quelli che gli stavano antipatici. Anche io voglio uccidere i miei compagni di classe antipatici. Mi dicono che sono un "nerd sfigato" e che mi vesto di nero perchè la mia mamy non sa fare il bucato perchè va con gli altri uomini. Papy dice di non farci caso e una volta mio fratello ha ucciso un paio di compagni per fare due risate ma poi la maestra si è arrabbiata e lui li ha fatti resuscitare. Mio fratello è fighissimo, lui ogni tanto puzza un po' però sa fare i miracoli spettacolari! Mi trasforma sempre il succo d'arancia in coca e mi ha promesso che quando sono più grande mi insegna a costruire gli zombie. Mio fratello ha un amico zombie che si chiama Lazzaro. Lazzaro non parla molto e gli hanno appeso un deodorante al collo perchè altrimenti fa puzza in casa e dorme in giardino. Lazzaro anche se non parla è simpatico perchè fa il gioco del coltello tra le dita che lui si taglia ma non sente dolore e tutti ridono. Gli amici di mio fratello sono strani. Una volta che non potevo stare a casa da solo sono stato da mio fratello che mi ha fatto il miracolo dei capelli rasta. Gli amici di mio fratello gli dicono sempre di fare il miracolo delle tette grosse alle ragazze che passano per strada. Una volta a una ragazza, che mio fratello le aveva fatto il miracolo delle tette grosse, le è partito un bottone della camicetta è ha ucciso Lazzaro e tutti ridevano e poi mio fratello l'ha resuscitato.

Papy è sul terrazzo coi piccioni. Mamy non torna da due giorni e papy dice che forse è la volta buona che se l'è tolta di mezzo. Mamy mi manca però domani vado a giocare da mio fratello che mi deve insegnare il primo miracolo. Mio fratello domani mi insegna a trasformare la faccia di Lazzaro in pizza che però non ce la mangiamo perchè fa schifo.

Buonanotte caro diario, a domani.

Tuo Gengis Fitzgerald Padreterno

E scusate se è poco

"It's been a hard day's night,
And I've been working like a dog,
It's been a hard day's night,
I should be sleeping like a log,
But when I get home to you,
I find the things that you do,
Will make me feel alright."


Così dicevano i Beatles... sarà che ai loro tempi si campava meglio... ma qui non ci sta ne lavoro ne tantomeno figa... c'aveva ragione Celentano...
Voglio scusarmi ufficialmente con tutti i miei fan ma questo non è un periodo propriamente stupendo, trovo a malapena il tempo per pensare figuriamoci per inventare qualcosa; quel poco tempo che ho preferisco passarlo coi miei amici... non so se mi spiego... (no eh)
E va bene, ok, avete ragione. Sono uno scansafatiche ed è per questo che ho deciso di spendere qualche minuto da dedicare anche a voi, cari affezionatissimi lettori (siete pochi ma buoni, io lo so... vi leccherei personalmente se vi conoscessi).
Sono in uno di quei momenti che si attraversano forzatamente nella vita, uno di quei momenti che non sono poi tanto momenti ma più che altro sembra una partita a Scarabeo tra cani... ogni giorno ci si alza convinti della meravigliosità della vita e si va a dormire con la speranza che una ricca figa californiana tettona ci venga a citofonare chiedendo di sposarci... anche il dentifricio ha cambiato sapore, adesso mi sembra che sia al gusto di eczema... vogliamo parlare dei rapporti interpersonali? ho cominciato a parlare al mio coniglio... dice che i croccantini alle verdure gli fanno fare la cacca verde... ho cominciato a seguire "un posto al sole" trovandolo molto istruttivo... la gradazione minima di qualsiasi bevanda io ingerisca è del 35%, minimo... non noto più alcuna distinzione tra i miei capelli e la mia barba... l'altro giorno il mio medico visitandomi m'ha detto:

Medico: Beh... direi che stai benone. Solo che...
Io: Cosa...
Medico: Non so come dirtelo...
Io: Avanti, me lo dica.
Medico: Il fatto è che...
Io: Si?
Medico: Ti manca un occhio.
Io: E quindi?
Medico: Non è normale.
Io: Sarà...

Vorrei esporre un esempio più pratico per farvi capire in che situazione sto versando; qualche giorno fa ad esempio...

*** l'immagine si offusca per
lasciare spazio ad una scena
nell'abitacolo
di un'automobile ***

Sto guidando allegramente quando ad un certo punto sento il classico rumore di un pneumatico bucato... dai non sarà bucato... però il rumore continua... fermiamoci va. Accosto e scendo a dare una controllatina: non è che ho forato, no, sarebbe più appropriato dire che la pressione m'è salita talmente tanto che ho visto, circoscritto nel cerchio della ruota bucata, il volto incoronato di luce di un uomo sulla trentina, capelli lunghi castani, barbetta incolta che mi urlava qualcosa del tipo "Noooo non lo dire!!! Ti prego non anche oggi!!!" o forse diceva "Mi fischiano le orecchie..." non ho ben capito. Chissà chi era poi... mah...
Fatto sta che mi son dovuto arrotolare le maniche e mettermi giù di crick... (si scrive così? machissenefrega).
Ero li che armeggiavo per montare questo bellissimo crick tecnologico in lega di savoiardi con triplice aggancio unilaterale convesso a banana (ho notato una cosa strana, insieme alle istruzioni c'era anche un simpatico almanacco dei santi) quando un'arzilla vecchina mi si avvicina col suo passo strascicato ma inarrestabile.

Vecchia: Giovanotto... abbiamo forato?
Io (leggermente scoglionato): Si signora... comunque, al massimo ho forato io...
V: Eeeeh... ai miei tempi tutti la bicicletta ci avevamo... se la foravi, camminavi... ma voi giovani siete tutti viziati.
Io (vagamente scoglionato): Signora... vorrei vedere lei a farsi 30Km in bici.
V: Io non ci ho mai avuto questi problemi. Nel paese mio c'era tutto... bastava uscire da casa per vedere il mondo...
Io (vivace scoglionato andante): Signora ma lei si strippava da giovane eh... (poi rivolto al crick) Entra stronzo maledetto... ti spacco... merdaccia... (ringhio)
V: Ecco! Ci mancava pure questo... non ci avete rispetto voi giovani...
Io (abbondantemente scoglionato): Signora, cristo! (sento un urlo di dolore in lontananza) E' un crick! Mica un cane!
V: E ci mancava... che chissà voi giovani che ci fate co i cani... co i spinelli... che poi morite con la macchina sull'albero! Che vi prendete alle pastiglie e vi andate a fare il sesso co le prostitute!

Mah... cioè... basito è dir poco.

V: ... che a voi giovani io vi vedo che ci andate a rubare le mele del giardino! Sporchi! Che state sempre a fumare la droga con la chitarra sotto al portone mio co le fidanzate vostre che sembrano delle prostitute...
Io (più rilassato): Io amarena, ma se posso sguarderei la cervice signora.

Si ferma per un attimo... cazzo forse ha capito che la sto prendendo per culo.

V: Giovane... ma tu di dove sei.
Io: Gondor... ha presente?... sotto Rohan..

La bacucca ha un attimo di smarrimento... la vedo con lo sguardo fisso come se fosse un pc con Vista. Poi fa uno scatto e mi guarda.

V: Aaaah siiii... ho capito di dove sei giovane... che li, al paese tuo, ci abita a mia cognata...
Io: Ah davvero! (sorridendo) La raguzza spimpella. (serio)
V: Scusami giovane, ma io al dialetto delle parti tue non lo capisco bene... Cos'è che dici?
Io: (finalmente ho finito di montare il crick) Dico: quando la biella trita allora Gigi bau.
V: E che lavoro fai tu, giovane...
Io: Ah no, grazie. Forse giro.
V: Povero giovane... che pure a mio nipote sta come te... che quello gira e gira e sempre disoccupato sta. Tu non sai forse, ma mio nipote è ingegnere.
Io: Signora secondo me, in questi casi... Jethro Tull...

La vecchia mi guarda... forse la cache sovraccarica... o un embolo al cervello... intanto la macchina si è alzata abbastanza da poter smontare la ruota. Prendo lo svita bulloni e ci comincio a saltarci sopra per svitare i bulloni... donne voi non sapete cosa vuol dire, lasciate stare...

Io: In ogni caso si deve constatare che il livello del gelso non equivale alla stiva deposta nel girino. Se per caso il destrosio si fosse defesso lo strato di giroscopi si avrebbe avuto avallato alterco addetto arancio... Non so se sono stato chiaro... Sturlizzi se è daccordo.

La vecchia tace, ho vinto! Spero di averle causato abbastanza danni al sistema neuro-motorio per non farla riprendere almeno fino alla mia partenza o alla sua dipartita. Tanto per me fa lo stesso. L'importante è che uno dei due se ne vada, in qualsiasi modo, prima che lei (la Cosa) possa ancora riaprire bocca... intanto sto avvitando la ruota di scorta... che bella sensazione che mi da vederla li, gonfia, rotonda... mi vien voglia di appoggiarci la lingua... ah no, scusate... fate come se non l'avessi scritto.
Alla fine del lavoraccio riponendo la ruota nel bagagliaio mi sento più allegro e rilassato, mi giro per vedere se la Cosa è ancora viva e la ritrovo a guardarmi con due altri pezzi d'antiquariato del XII secolo... Mamma che spavento! Era come vivere "Il seme della follia" o un racconto di Lovecraft... Ero spalle all'auto preso alla gola dalla paura di un loro gesto insalubre, li vedevo avvicinarsi a me in silenzio, minacciosi nel loro deambulatore, le loro cataratte puntate su di me...
Entro in auto e vado via. Gli Iron Maiden a palla e il vigile che balla... i passeri che volano affianco al mio finestrino portando nastri bianchi nel becco, un cerbiatto si stende su una pozzanghera per non farmi sporcare l'auto mentre nani dalle grosse faroge reggenti un pene d'ebano mi salutano con l'altra mano dal ciglio di una strada alberata e Lady Marion che corre sui campi emettendo forti e squassanti peti...

Riapro gli occhi a fatica e vedo bianco dappertutto, sembra un ospedale, puzza di ospedale, oppure sono in paradiso con una flebo al braccio... Mi alzo nel letto mentre un'infermiera mi si avvicina.

Infermiera: Bene, vedo che hai ripreso conoscenza. Come ti senti?
Io: Mah... direi in forma. Ho fatto uno strano sogno con una vecchia. (rido tra me e me)
Infermiera: Va beeneee, ti cambio il catetere dai, sistemati sul letto.
Io: Oh! Oh! Un attimo... Non facciamo mosse azzardate!

L'infermiera si piega per spostare le lenzuola. In un attimo di imbarazzo, dato dal professionalissimo gesto inconsulto dell'infermiera, mi agito spalmandomi sul pavimento.
Una mano mi prende per il braccio.

Infermiera: Ti aiuto a rialzarti... giovane...
Io: Ahi ahi ahi... grazie... eh? Giovane?!

Guardo l'infermiera ma vedo LA VECCHIA!!! Emetto uno struggente urlo di terrore

NNUUUUUUUOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Mi sveglio di soprassalto che reggo ancora il volante. Sono in auto e sono nel mio garage; l'auto è spenta e sono al buio... Nella mia mente... Nella mia... Nella. Dubbi? Incertezze? Cosa mi passava per la... quella roba li' insomma... Le domande si rincorrevano senza sosta: ma come ci sono arrivato fin qui? Da dove vengo? Dove vado? Perchè ho voglia di rum? Da dove spunta questo Arbre Magique al mango... why mengo? Ma soprattutto... io non ho un garage...

Sex CH3CH2OH - Capitolo I

"Ho visto una figa quando ero ubriaco, ma ripensandoci forse non era neanche tanto figa... forse la figa non l'aveva... a questo punto non mi rimane che da dire che forse (e dico forse) non esisteva neanche..."

Il tempo narra di tantissimi uomini che hanno deturpato orribilmente la loro dignità per merito di una sbronza!

Quella che ora sto per narrarvi è una storia che vi lascerà sgomenti e allibiti, nonchè confusi e felici; i protagonisti: un uomo sbronzo che per comodità lo chiameremo Sbronzino (che sembra molto Oronzino ma non lo è) accompagnato dalla sua tangibile coscienza Cosci; una donna capace delle sue doti (neanche tanto capace visto che è solo in grado di portarsi a letto uomini sconvolti fisiologicamente) che chiameremo Meretrella in corrispondenza con la sua levatura morale; l'amico di Sbronzino, basso di statura ma alto d'intelletto, che risponde al nome di Bastardelio (perchè dice sempre la verità).

Quella sera al bar l'aria era più spenta del solito: due uomini al bancone erano assorti dai loro turbamenti; uno, basso e grasso con due dita di olio Castrol tra i capelli, guardava la sua birra e rimuginava sul fatto che, probabilmente, è un cesso; l'altro, basso come quello affianco ma di fattezze gradevoli, si guardava attorno mentre con un dito esplorava le radici della sua esistenza estraendone, di tanto in tanto, una caccolona che spalmava sotto lo sgabello con fare circospetto.
Entra un extracomunitario con la sua borsa ripiena di inutilità e penso - speriamo che non venga da me, non ho la forza di dire niente. Appunto... insieme alla sua smisurata collezione di denti bianchi si dirige verso di me come se gliel'avessi detto io.

- Sera capo.
- Mmmmh...

Mi porge la mano, io la guardo, poi guardo quel sorriso Hollywoodiano.

- Cià... - mi porge un accendino con la lucetta e mi sparaflescia allegramente, io chiudo gli occhi e metto una mano avanti.
- Dai fratello, non è serata...
- Dai capo, dai, solo un'euro.
- Naaa...
- Preferisci collanina?
- Seee...
- Preservativi bucati?
- Eh?! Davvero?!
- Scherzavo. - Dice lui sorridendo.
- No... no... passo il turno... vai dallo speleologo qui affianco.

Il ragazzotto, mesto, si allontana; mi sa che non ha capito cos'ho detto perchè dopo due passi si ferma e si guarda intorno. Gli faccio segno con la mano - da lui... - mi saluta con la testa, sorride, mi sparaflescia con l'accendino e si allontana.

Intanto la radio accesa, sotto una lampadina che sembra stia per crepare, diffonde strazi tipo Laura Pausini, Orietta Berti, Tiziano Ferro... ti mettono una tristezza addosso; incredibile, ho quasi voglia di dare una testata sul bordo del bancone.
Con i gomiti appoggiati al bancone sorreggo la testa tra le mani e guardo a terra; uno scarafaggio passa, si ferma e mi guarda, almeno credo. E' talmente tanto grosso da sembrare un dattero con le zampe, ma sta fermo; ad un tratto si incappotta muovendo le zampe freneticamente e dopo un po' si ferma. Effetto Pausini, lo studiano anche al dipartimento militare americano come arma di distruzione di massa. La Pausini attenta alla mia sanità mentale, dovrò ingurgitare più birra se voglio resistere.

E così - Oste birra! - continuo a travasare ancora alcol dalla spina al mio stomaco e, tra un rutto smorzato ed un rigurgitino, continuo la mia permanenza in questo luogo per eremiti sentimentali, o sarebbe meglio dire sfigati cronici.
Entrano nel locale un gruppo di ragazzetti, potranno avere tra i 19 e i 22 anni, allegri come non mai (cosa ci sarà di tanto allegro poi in questo locale), 2 ragazzi e 5 ragazze... beati loro... Le ragazze sembrano molto disinvolte e alcune sono carine, ce n'è una cone due tette allucinanti messe in bella mostra da una balconata incredibile dalla quale anche il papa farebbe carte false per potercisi affacciare.
Rutto e dico "Habemus papam!"
Testa-grassa mi lancia un'occhiata veloce, la mia affermazione sembra essere passata inosservata, mentre i ragazzini si siedono ad un tavolo; li osservo, tanto non ho nulla da fare, e la ragazza di piazza S. Pietro si avvicina al banco, proprio affianco a me... che tette, sfidano la forza di gravità galleggiando nell'etere con una placidità ipnotica e mentre la ragazza fa un saltello per sporgersi al balcone spero che il reggiseno che le fa da impalcatura ceda per il mio diletto.
Si rivolge all'oste

- Scusami, dov'è il bagno?
e l'oste - Dietro l'angolo, seconda a sinistra... ma il cesso è rotto...

la temperatura dell'aria sembra salire

- Ah! - dice lei poggiando una mano sul seno - ma volevo solo rinfrescarmi un po' se il lavandino funziona...
- Funziona.

Ora, sarà che il mio stato di eterna solitudine mi fa bollire anche solo vedendo un alluce scoperto, però mi stava venendo voglia di accompagnare la signorina al bagno... troppo avventato? Eppure mi sembrava un'ottima occasione per attaccare bottone "Uff... il cesso è rotto, signorina le posso soppesare una tetta?" no no, troppo diretto, serve qualcosa di più fine "Diamine, fa un caldo stasera vero signorina? Se vuole le posso dare una mano, se lei mi porge un seno." eh no, non ci siamo ancora, mi sembra come se c'è qualcosa che non va; forse con un approccio più signorile ma virile al contempo "Buonasera signorina, se posso permettermi vorrei esprimere il mio interesse verso la vostra sublime prosperità e mi farebbe immensamente felice se potessi delicatamente saggiare questa vostra virtù." Vai! Vai! Se non capisce spero almeno di stordirla così ne approfitto per mangiarle un capezzolo!

Ma mentre io scendo dallo sgabello la ragazza è già di ritorno dal bagno. Sorprendente! O lei è stata velocissima oppure il mio cervello ha avuto un black-out. Va bene comunque, mi accontento di poterle guardare quelle goccioline che scendono tra i due grandi seni e posso prendermi tutto il tempo che voglio per capire di essere un povero fallito, incapace con le donne e totalmente inetto in qualsiasi rapporto umano. Lei si muove sinuosa nei suoi abiti aderenti e si mette a sedere affianco a me. Mi guarda, mi sorride, io le guardo il seno e le sorrido.

Lei - Caldo stasera, non si respira.

Trae un profondo respiro e si impettisce sventolandosi la scollatura con una mano. Sento una gocciolina di sangue scendere dalla narice sinistra. Lascivamente chiede all'oste una bionda ed inconsciamente le faccio eco ordinando un Jack, petrolio, per riuscire ad ammazzare quell'ultimo barlume di coscienza viva che ho in corpo.
Giù il primo Jack, secondo, terzo, quarto. L'ultimo non aveva sapore, la mia mente non aveva segnale, tutti i contatti andati, ero alla deriva, freni inibitori sganciati nella troposfera, stavo per entrare nello spazio siderale sulla prima orbita geostazionaria di qesta splendida fanciulla.

- P... Non faccio neanche in tempo a cominciare la frase che lei mi interrompe
- Scusami, posso farti una domanda un po' indiscreta? Ah! Stavi per dire qualcosa?

Ero allibito, una femmina mi rivolge la parola! Mezzo intontito rispondo

- N-no, no, nulla. Cioè si, si domandami tutto.
Sorride - Sei a secco vero?

MA CHE RAZZA DI DOMANDA E'!!!!

- C-come s-scusa?
- Dico, è da quando sono entrata che mi guardi le tette, devi essere messo male...

Che figura di merda gente - Eh... - cazzo le dico adesso - No è che... ehmmm... sai, sono appariscenti, sembra che debbano saltar fuori a fare una passeggiata da un momento all'altro.

Smette di sorridere, scende giù dallo sgabello - Perdente... - e si allontana.

Non capisco dove sbaglio ogni volta, mi sembra di non essere stato volgare. Forse è l'accento, oppure l'alito; arriva il momento della mano a coppetta.
L'analisi organolettica (organolettico - si dice di proprietà che può essere rilevata ed
apprezzata dai cinque sensi: olfatto, gusto, vista, udito, tatto) di un rutto sfuggito al controllo fece trasparire ciò: scarichi fognari di Calcutta, un retrogusto di mandorle e cherosene con sfumature iridescenti tendenti all'ultravioletto che ricordano cani bagnati, zoppi, impagliati nel portabagagli di una Duna color sabbia, ingolfata.
Forse ho capito: non sono stato abbastanza uomo; era chiaro a chiunque tranne che a me che la mia inettitudine si manifestava sottoforma di voyeurismo; quel mio sudare, ansimare, leccarmi le labbra, soffiare vapore da narici e orecchie... e soltanto per un paio di tettone come mai se ne sono viste nei sette continenti! Povero me, anche stasera la mia solita, sconsolata pippetta prima di andare a letto.

Bevi, che è meglio! - la mia coscienza, oltre che parlare, sembra avere anche una forma: esce dalla lampada magica e si presenta a me come la più cara delle amiche, l'amica
simpatica che nessuno si sognerebbe di scopare, neanche tu. Lei ti parla, muove le labbra da sotto quei suoi baffoni ricciuti, versa un'altro rum e ti porge il bicchiere dalla sua mano palmata, poi piega la testa di lato sulla gobba e ti sorride con una smorfia atroce, empia.

- Cosci, tu che sei tanto buona quanto orrenda, cosa posso fare? mi sento solo e depresso, senza via di scampo.
Cosci gorgoglia come un lavandino intasato
- Sei un bel ragazzo, ma sei anche sfortunato. Non disperare, vedrai che un giorno troverai una brava ragazza che ti darà tanta gioia.
- Cosci, io, ho una voglia assassina di sventrare una fica... cospargermi il cazzo di zucchero di canna, briciole di gran turchese, carta vetrata e darci dentro per giorni e giorni... mesi e mesi... finchè non rimarrà niente del mio membro!!!
Cosci si contorce mentre ti ascolta, si scaccola il naso che ha sul braccio e sposta la gobba per stare più comoda; poi amareggiata borboglia gutturalmente
- Non avrei mai pensato che tu potessi essere così materialista... be'... io ti sono amica, lo sai che sono sempre disposta ad aiutarti... - si contorce in preda a delle convulsioni e poi continua - ... stupra la tua Cosci se può farti sentire meglio!!!

Corri al bagno e guardi fegato e pancreas che a braccetto ti salutano dalla tazza del cesso circondati da frammenti di pasta e polpettone. Sei ridotto in quelle condizioni perchè la tua coscienza è un'aborto sconsiderato incapace di intendere e di volere. Te ne dovrai liberare un giorno non molto lontano.

...continua

Non drogarti... non ti serve...

Ecco a voi un chiaro esempio di come una psicopatologia congenita possa trasformare una conversazione su un forum in un turbine di idiozie.

I due partecipanti alla conversazione sono IO (identificato come tale da me medesimo) e L'ALTRO (non identificato da nessuno tranne che da se stesso, forse); altre figure sono: il CAZZIATORE (un essere subdolo diviso tra il suo compito di moderatore e il suo inestinguibile senso dell'idiozia) e UNO QUALSIASI (si autoidentifica).

IO: meritate le peggiori torture di questo mondo luridi ammassi di carne inerte e infetta

vi infilerei scorpioni vivi nel culo
vi strapperei i peli delle palle uno ad uno
vi darei martellate sulle unghie dei piedi
vi butterei il caffè bollente sui capezzoli inturgiditi e poi ve li taglierei con un cucchiaio e li darei in pasto ai vostri cani

ciao mmerde.

salve anche alle troglodite decerebrate e incompetenti. esseri infimi...
L'ALTRO: hai appena finito di vedere cannibal holocaust o qualche film di lucio fulci?
IO: no sono felice!
L'ALTRO: di nome o di fatto?
IO: di fatto... perchè son fatto... che se di nome fossi fatto di fatto non sarei fatto... ma felice mi son fatto ed infatti son soddisfatto.
L'ALTRO: e pure rimborsato...
IO: se la borsa fosse casa allora rimborsando starei rincasando ma se rimborsato io non sono ne fatto ne soddisfatto potrei rincasare rimborsando di nome fatto ma di fatto non strafatto... che ho fatto... per questo fatto del fatto ho strafatto... ma me ne strafotto... e ti fotto...
L'ALTRO: bastardo ma fregato il cappotto
IO: e te l'ho rotto
L'ALTRO: e sei un corrotto
IO: però te l'ho detto
L'ALTRO: ma non l'hai fatto
IO: e perchè son fatto!
L'ALTRO: quindi sei matto?
IO: se fossi matto sarei un ratto... son solo fatto...
L'ALTRO: sei sicuro che cio' che dici e' esatto?
IO: te l'ho detto non son matto! ti vedo assai interdetto...
L'ALTRO: allora col diavolo hai firmatto un patto
IO: ti prendo di petto e ribatto! nessun patto!! non son matto ma son strafatto... e non son dotto... ma non mi abbatto ma a modo mio mi riscatto!
L'ALTRO: lo fai per evitare lo sfratto
IO: see lo sfratto... del gatto!
L'ALTRO: il gatto sul tetto va di tatto
IO: di tatto? son stupefatto!
L'ALTRO: allora hai perso contatto
IO: non sono un gatto... senza il tatto non c'è contatto... e poi il fatto d'esser fatto m'ha fatto effetto... son cotto...

Nel frattempo i nostri eroi scapocchiavano sullo stesso filone in altri topic...
(nell'altro topic...)

UNO QUALSIASI: io farei pazzie per una donna...ma pazzie sul serio! a patto che...
L'ALTRO: non ti fanno uscire pazzo
IO: sei pazzo? anche qui? ti fanno il mazzo!
L'ALTRO: lo so poi tutti mi dicono che rompo il caxxo
IO: mi sa che stiamo off... io scapperei a razzo!
L'ALTRO: ma mi perdonano...in fondo sono un bravo ragazzo
IO: altro che bravo ragazzo io ti ammazzo

Qui si interrompono perchè nel topic originale arriva un avvertimento da uno degli dei della cazziata... in realtà un nuovo moderatore che fino ad una settimana prima scappellava allegramente minchiate a non finire

(...nel topic originale)

CAZZIATORE: ragazzi vi meno se smaronate su gli altri topic!
L'ALTRO: ecco lo sapevo...adesso parte col ricatto
IO: ha detto... or di fatto mi acquatto... meglio zitto che col culo rotto.
L'ALTRO: hai ragione e' inutile negarlo altrimenti stasera si finisce col botto
IO: basta son cotto... a dopo ... mi metto un po a letto...
L'ALTRO: tu ti metti a letto e io a scritto

e con questa ultima frase si chiude l'originale discussione avvenuta non tra due esseri umani ma tra le loro psicosi mistiche.

Ma vorrei fare un ultimo approfondimento sui soggetti:
stiamo parlando di due esseri viventi profondamente scossi dalla loro immensa intelligenza; si può notare l'alto intelletto nello stile che hanno utilizzato per compilare i loro profili nelle loro comunity:

S ono bellissimo... è un dato istat risalente al lontano 82... quando sono nato, tutti dicevano che ero bello...

Voglio un gattoooooooooo!!! :|

Amo Tutto ciò che odiano gli altri
Odio Tutto ciò che amano gli altri
Sport praticati caccia.....alle zanzare
Hobbies ascoltare l'inascoltabile

Questo era giusto un sunto delle due personalità che vi trovate a dover affrontare giornalmente...

Ossequi.